mercoledì , 7 Giugno 2023
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Giada Billi

Giada Billi, laureata in Scienze Storiche cum laude all’Università di Bologna e in Psicologia clinica e riabilitativa all’Università di Roma. E’ docente e referente per l’inclusione e contro bullismo e cyberbullismo presso il liceo Torricelli Ballardini di Faenza. Ha pubblicato “rapporti economici tra Italia fascista e Germania nazista durante l’occupazione”per SBC e “Il default islandese” per YCP. E’ socia Mensa Italia dal 2000.

DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO

Nell’ultima versione del DSM-5 il disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) figura tra i disturbi del neurosviluppo.È un disturbo con esordio durante gli anni della formazione scolastica ed è caratterizzato da persistenti e progressive difficoltà nell’apprendere le abilità scolastiche di basePer poter parlare di disturbo dell’apprendimento tali difficoltà devono presentarsi per almeno …

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DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO

La diagnosi di Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) si applica a bambini che esibiscono livelli di rabbia persistente ed evolutivamente inappropriata, irritabilità, comportamenti provocatori ed oppositività, che causano menomazioni nell’adattamento e nella funzionalità sociale. Un bambino al quale viene posta questa diagnosi, deve mostrare tali sintomi in maniera persistente per almeno 6 mesi e i sintomi …

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DISTURBO DELLA CONDOTTA

La caratteristica clinica principale del Disturbo della Condotta è la sistematica e persistente violazione dei diritti dell’altro e delle norme sociali, con conseguenze molto gravi sul piano del funzionamento scolastico e sociale.  La fenomenologia del disturbo si caratterizza principalmente per la presenza di aggressività a diversi livelli. I bambini e …

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METODO FEUERSTEIN

Il metodo Feuerstein prende il nome dallo psicopedagogistaisraeliano, nato in Romania, Reuven Feuerstein, che lo ha elaborato per sviluppare l’intelligenza di bambini con problemi di apprendimento o con disabilità intellettiva, oppure interessati da sindrome di Down. Il metodo è oggi applicato oltre che a studenti, a persone adulte, ad esempio lavoratori che devono aggiornarsi alle nuove tecnologie, disoccupati …

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COME DEVE ESSERE LA VALUTAZIONE?

La valutazione scolastica, periodica e finale, degli alunni e degli studenti con DSA deve essere coerente con gli interventi pedagogico-didattici previsti nel Piano didattico personalizzato. ( artt. 5 e 6 del D.M. 5669/2011). Pertanto, le verifiche terranno conto, come parametro di confronto, non l’andamento della classe, ma la situazione di …

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LE DIAGNOSI DSA HANNO UNA SCADENZA?

Sì. I bambini e ragazzi con DSA possono utilizzare a casa, come a scuola, gli strumenti compensativi e dispensativi previsti nel Piano Didattico Personalizzato (PDP) sulla base della loro diagnosi. Come specificano le Linee Guida del 2011, “tali strumenti sollevano l’alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa …

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COME SI VALUTA UNO STUDENTE CON DSA?

Per la valutazione, oltre alla legge 170/2010, c’è anche il DM 5669 Luglio 2011 che all’art.6 parla di Forme di Verifica e Valutazione. Al punto 1 afferma che “la valutazione scolastica, periodica e finale, degli alunni e degli studenti con DSA deve essere coerente con gli interventi pedagogico-didattici di cui ai …

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