martedì , 3 Dicembre 2024
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ICF E FUNZIONAMENTO

ICF (International Classification of Functioning,Disability and Health)L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) con la pubblicazione dell’ ICF (novembre 2001) ha finalmente iniziato ad analizzare la vita delle persone, delle modalità con cui esse si trovano a convivere con le loro patologie e le affrontano cercando di migliorare la propria condizione.La disabilità non è più considerata come un problema di pochi, ma vengono proposte modalità per valutare l’impatto sociale e fisico sul funzionamento della persona.Non ci si limita più a registrare i problemi, ma si pensa a possibili interventi (il ricorso alla classificazione proposta nell’ICF può facilitare le operazioni di programmazione degli interventi a/riabilitativi). Nel ICF vengono considerate 2 prospettive (per la prima volta poste sul medesimo piano):·quella del funzionamento organico e delle strutture anatomiche (organismo)·quella delle attività svolte e dei livelli di partecipazione (sociale)L’ICF non è più una classificazione delle “conseguenze delle malattie” (menomazioni, disabilità e handicap), ma la rassegna delle “componenti della salute”.Con l’ICF, l’OMS mirava a 4 obiettivi:1- fornire una base scientifica per la comprensione e lo studio della salute2- indicare un linguaggio comune per le componenti della salute3- permettere, a livello mondiale, un confronto dei dati4- fornire agli organismi di ruolo un sistema organico di classificazioneVisti gli obiettivi, ICF può essere usato per:o raccogliere dati statisticio testare i risultati (stimando la qualità della vita delle persone e l’incidenza dei fattori ambientali)o progettare i bisogni, i trattamenti, programmando attività di orientamento ed integrazione professionaleo individuare priorità sulle quali una politica socio-sanitaria deve concentrarsio progettare attività formativeL’ICF si avvale di 2 versioni: una completa e una più breve e agevole.STRUTTURA DELL’ ICF – VERSIONE COMPLETAICF è strutturata in 2 parti :·la prima parte è dedicata all’accertamento del Funzionamento e delle disabilità suggerendo un elenco e una classificazione delle funzioni e delle strutture corporee, delle attività quotidiane che generalmente le persone sono chiamate a svolgere e dei livelli di partecipazione.·La seconda parte elenca i fattori contestuali che possono esercitare impatti significativi sulla vita delle persone. Vengono considerate sia le componenti fisiche e sociali degli ambienti di vita, sia i fattori personali (razza, età, stili di vita, abitudini, background sociale, lavorativo…)1° PARTEA – Le funzioni corporee , fisiologiche o psicologiche, riguardano il funzionamento del cervello e del SNC.Si classificano in 8 macrocategorie: 1- funzioni mentali2- funzioni sensoriali3- funzioni della voce e della parola4- funzioni del sistema cardiovascolare, ematologico, immunologico e respiratorio5- funzioni digestive, nutrizionali, metaboliche ed endocrinologiche6- funzioni genito – urinarie e riproduttive7- funzioni neuro – muscolo – scheletriche e correlati al movimento8- funzioni della pelle e strutture correlateB – Le strutture corporee riguardano l’adeguatezza/completezza delle parti anatomiche del corpo (organi, arti e loro componenti).Si classificano in 8 macrocategorie:1- strutture del sistema nervoso (cervello, midollo spinale e strutture correlate)2- occhio e strutture correlate3- strutture coinvolte nella voce e nella parola4- strutture dei sistemi cardiovascolare, immunologico e respiratorio.5- strutture correlate all’apparato digerente e ai sistemi metabolici ed endocrini6- strutture del sistema urogenitale e di riproduzione7- strutture correlate al movimento8- pelle e strutture correlateC – La dimensione delle attività si riferisce ai comportamenti che le persone mettono in atto al fine di svolgere compiti, mansioni ed azioni. Le disabilità diventano così “limitazioni nelle attività”. Ci si riferisce a:1- attività di apprendimento e di applicazione delle conoscenze2- attività comunicative3- attività motorie4- attività relative agli spostamenti nell’ambiente5- attività relative alla cura della propria persona6- attività di vita quotidiana (attività domestiche)7- attività interpersonali8- attività relative allo svolgimento di compiti e prestazioni fondamentali4 – La partecipazione si riferisce al livello di coinvolgimento di una persona nelle situazioni di vita in relazione alla salute, alle condizioni e alle funzioni corporee, alle attività che è in grado di svolgere.L’handicap diventa così “restrizione alla partecipazione”:1- partecipazione alle cure personali2- partecipazione alla mobilità3- partecipazione allo scambio di informazioni4- partecipazione alle relazioni sociali5- partecipazione alla vita domestica e all’assistenza degli altri6- partecipazione all’istruzione7- partecipazione al lavoro8- partecipazione alla vita economica9- partecipazione alla vita sociale civile e di comunità2° PARTEE – I fattori contestuali si riferiscono alle caratteristiche dell’ambiente fisico e sociale, agli atteggiamenti e ai valori propri della persona e del contesto d’appartenenza.
Si classificano in 6 categorie che si riferiscono alle caratteristiche :
1- della produzione, dell’economia e della tecnologia
2- dell’ambiente naturale e artificiale della vita
3- delle relazioni e delle reti sociali su cui le persone possono contare
4- degli atteggiamenti e dei valori in atto e in auge
5- dei servizi a cui la persona può rivolgersi
6- dei sistemi ideologici e delle politiche in vigore.

About Giada Billi

Giada Billi, laureata in Scienze Storiche cum laude all’Università di Bologna e in Psicologia clinica e riabilitativa all’Università di Roma. E’ docente e referente per l’inclusione e contro bullismo e cyberbullismo presso il liceo Torricelli Ballardini di Faenza. Ha pubblicato “rapporti economici tra Italia fascista e Germania nazista durante l’occupazione”per SBC e “Il default islandese” per YCP. E’ socia Mensa Italia dal 2000.
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