martedì , 3 Dicembre 2024
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LA TOKEN ECONOMY

La token economy e’ un programma comportamentale in cui un bimbo, a seguito dell’emissione di comportamenti adeguati, guadagna dei gettoni (tokens) che poi può scambiare con altri rinforzatori.

In altre parole, si tratta di un contratto con il quale l’adulto pattuisce con il bimbo che l’accesso a certi rinforzatori avverrà previo pagamento di un certo numero di gettoni o altri oggetti simbolici. I gettoni si guadagnano mettendo in atto determinati comportamenti previsti dal contratto.

Il bimbo emette i comportamenti desiderabili A, B, C, e D. Pertanto riceve, per esempio, 4 gettoni che al momento giusto (stabilito dall’adulto) potrà scambiare con un “premio”/rinforzatore che vale/costa 4 gettoni.

Quindi consiste nella sistematica consegna di rinforzatori simbolici (gettoni) in modo contingente a comportamenti desiderabili specifici che l’insegnante ha scelto.

I gettoni sono dei rinforzatori condizionali generalizzati perché sono relativamente indipendenti da qualsiasi stato particolare di privazione e abbinati ad una grande varietà di rinforzatori.

Questi stimoli (tokens), inizialmente “neutri”, acquisiscono i “poteri” (proprietà dinamiche) di un rinforzatore perché sono stati abbinati precedentemente a stimoli motivanti per il bimbo. I gettoni sono stati condizionati (contagiati) in seguito all’abbinamento ripetuto con altri stimoli rinforzanti. Per esempio, 3 gettoni sono abbinati e una caramella, 5 gettoni sono abbinati a 5 minuti di gioco con ipad, etc.).

Il vantaggio dei tokens e’che possiamo consegnarli in modo contingente(subito dopo) al comportamento adeguato anche quando il rinforzatore non e’immediatamente disponibile ma che verrà riscosso in un secondo momento.

Sono dei “tappabuchi” per riempire il tempo lungo che a volte la vita di tutti i giorni ci costringe a far trascorrere tra il comportamento e il rinforzatore. Come abbiamo più volte sottolineato il rinforzatore deve essere contingente (consegnato subito dopo) al comportamento altrimenti non è efficace.

Questo programma ci consente di somministrare rinforzatori in maniera regolare ed efficace anche quando non e’possibile.

1. Individuare il comportamento meta

La prima cosa da fare per iniziare un programma di Token-Economy e’ individuare i comportamenti bersaglio desiderabili che vogliamo incrementare facendo un elenco in ordine di priorità al fine di decidere con quale comportamento iniziare.

Ricordiamoci di iniziare con pochi comportamenti alla volta e con quelli che si possono realizzare rapidamente. I comportamenti scelti devono essere definiti in modo operazionale, evitare etichette generali e specificare cosa deve fare il bimbo. Quindi devono essere facilmente osservabili e quantificabili.

Ad esempio, “fare i bravi” può avere diverse e soggettive interpretazioni; occorre esplicitare una serie di comportamenti osservabili come ad esempio: stare seduto, non picchiare il fratellino, etc.

Poi, occorre fare una baseline (prima dell’intervento) relativa agli specifici comportamenti bersaglio scelti al fine di confrontare, dopo che il programma è stato avviato, i dati con quelli del punto di partenza e determinare quindi l’efficacia del programma.

2. Scegliere il tipo di tokens

Scegliere il tipo di “simboli” da usare. Spesso si utilizzano le fiches del poker, segni, timbrini, degli stikers, piccole immagini colorate come gli smile da incollare su un foglio. Ricordiamoci che i tokens devono essere facilmente conteggiabili.
Bisogna stabilire anche chi somministrerà i rinforzatori e per quali comportamenti.

Il Token viene consegnato al bimbo subito dopo l’emissione del comportamento appropriato. Assicuriamoci sempre che i gettoni vengano distribuiti in maniera positiva e visibile immediatamente dopo una risposta desiderata. La consegna del gettone dovrebbe essere accompagnata sempre da un rinforzatore sociale come un sorriso, un “bravo”, etc.

3. Elaborare un “menu di rinforzatosi”

Fare un elenco insieme al nostro bimbo dei premi (rinforzatori di sostegno) che potrà scambiare con i gettoni accumulati. L’elenco dei premi può essere scritto o supportato con immagini visive a seconda del profilo di funzionamento del bimbo. L’elenco dei rinforzatori seguirà un ordine specifico: dal premio che richiede pochi gettoni (ad esempio, un pacco di figurine dei personaggi preferiti del bimbo) al premio che richiede un numero di gettoni più alto (ad esempio, un cellulare). I premi devono periodicamente essere sostituiti o modificati in base agli interessi del bambino in modo che non si annoi. E’necessario quindi un periodico riassortimento.

4. Stabilire il numero di gettoni per ogni comportamento

E’ altresì importante decidere quanti gettoni il nostro bimbo può guadagnare per ciascun comportamento scelto. A volte, ma non sempre all’impiego dei gettoni si associa l’impiego del costo della risposta per rendere sensibile il bimbo alle conseguenze negative dei suoi comportamenti. Si tratta di una sorta di multa per punire il comportamento inadeguato. Esempio: se per il comportamento stare seduto a tavola si attribuiscono due punti, alzarsi implicherebbe la sottrazione dei due punti.

5.Stabilire quando è possibile scambiare i gettoni

Definire i momenti in cui effettuare la conversione dei token in premi.

All’inizio si consiglia che la conversione sia fatta frequentemente, per poi posticiparla nelle fasi successive. Il programma di token economy cessa quando i comportamenti desiderati scelti diventano abitudinari e autorinforzanti per il bimbo.

Una token economy deve essere progettata in modo che gradualmente il rinforzo sociale rimpiazzi quello a gettoni (generalizzazione degli apprendimenti all’ambiente naturale).

Questo significa che bisogna fare il modo che il programma di consegna dei gettoni diventi sempre più intermittente in modo graduale, diminuendo a poco a poco il numero dei comportamenti che fanno guadagnare gettoni o aumentando via via l’intervallo tra comportamento bersaglio e la consegna dei gettoni.

È utile anche ridurre progressivamente il totale dei rinforzatori di sostegno (premi) acquistabili con un dato numero di gettoni o incrementando gradualmente il tempo tra l’acquisizione dei gettoni e la conversione con i rinforzatori di sostegno.

About Giada Billi

Giada Billi, laureata in Scienze Storiche cum laude all’Università di Bologna e in Psicologia clinica e riabilitativa all’Università di Roma. E’ docente e referente per l’inclusione e contro bullismo e cyberbullismo presso il liceo Torricelli Ballardini di Faenza. Ha pubblicato “rapporti economici tra Italia fascista e Germania nazista durante l’occupazione”per SBC e “Il default islandese” per YCP. E’ socia Mensa Italia dal 2000.
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